martedì 20 ottobre 2009

ciao, io sono Anita

Ciao a tutti,
sono Anita, sono nata ieri 19 ottobre alle 19.19, peso 2740 grammi e sono bassa 51 centimetri.
Sono nata dopo tre ore di travaglio e in effetti sentire parlare Travaglio per tre ore ti vien voglia di scappare.
Così sono capitata in questo pianeta.
La prima faccia che ho visto ieri è stata quella di papà Nazza, e vi posso assicurare che non è stato un bello spettacolo.
Mia madre invece è stata bravissima, mi ha espulso (doppio cartellino giallo) in soli 19 minuti e senza nemmeno tanti grandi sforzi, anzi, è stata agevolata nel pensare a Silvio quando l'ostetrica Wilma (quella dei Flinstones, ma molto piu' in gamba) le ha detto di concentrarsi per le spinte su una persona che odia tantissimo.
In effetti spulciando le ultime copie della Repubblica mi sa che deve essere davvero un fior fiore di baccalà.
Mamma è in piena forma e ha riacquistato il dono della parola quasi immediatamente.
Io sto benissimo, anche se nel reparto dove sono ora ci sono parecchi rompiscatole che urlano come poppanti, chissà cosa avranno da piangere?!?
Qualcuna dice che sono capitata in un mondo strano e che per papà ora inizieranno i dolori.
Effettivamente questo è un mondo un po' particolare, ma anche lassu' da dove vengo ci sono delle cosucce stravaganti.
Per quanto riguarda quel barbuto di papà non penso ci siano problemi seri dato che lui ha fatto il militare a Mestre.
Qui mi faccio delle gran penniche anche se vogliono che inizi a poppare il colostro, ma quella roba ha un sapore talmente schifoso che preferisco di gran lunga quella bevanda rossa che mi dava mamma a pranzo e a cena quando ero ancora dentro lei.
Mi sono venuti a trovare un sacco di amici e parenti e la zietta Annelise dall'Olanda mi ha portato dei regali fantastici che qui nello stivale non si trovano nemmeno se pisci controvento.
Non vedo l'ora di poter abbracciare di persona i parenti di Ascoli: nonni, Bis-nonna, zietta e i cuginetti Gio e Pao!
Forse a fine mese vengono loro con
la diligenza di Novembre.

Spero che non vengano attaccati dagli
indiani padani.
So bene,comunque, che loro sono dei
bravi cow-boy e se la caveranno.
Giovedì esco dall'Ospedale, anche se ho
incontrato un sacco di infermiere brave
e simpatiche.
Adesso scappo da qua, che se mi becca
il mì babbo mi da una sculacciata.
E poi mi è venuto un gran sonno che
schiaccero' un'altra bella siesta.
Un abbraccio! Anita