venerdì 11 settembre 2009

i frances-cani

Di recente ho scoperto, attraverso la viva voce di Zio Tonino e la secca conferma di Babbo Larry, che negli anni 60/70 per assistere alla Santa Messa domenicale nella chiesa di S.Francesco in Ascoli, i fedeli che volevano seguirla seduti dovevano necessariamente sborsare la moneta col delfino (5 lire).
Allibito dalla notizia ho sorvolato sui miei commenti personali inerenti la predica del frate francescano che era seriamente intenzionato a rifiutare la comunione ai fedeli in bermuda e/o con i sandali senonchè poi tornare sui suoi passi in prospettiva di eventuali querele.
Uscendo dalla cattedrale romanica non ho fatto altro che bofonchiare tra me e me: “ha da revenì Fra’ Zarretta !”

la tessera del fanatico

Sabato 15 agosto 2009 l’Ascoli è di scena a Cittadella per il secondo turno di Coppa Italia.
Sono purtroppo sprovvisto di radio, tv e televideo.
Alle 23.30 mi viene da chiedere via messaggino a un mio amico l’esito dell’incontro.
Picche.
Riprovo con un altro.
Quadri.
Provo con il terzo.
Fiori.
Smetto qui per non perdere anche i Cuori.
Domenica a pranzo rifaccio il giro.
Dopo un altro Picche e prima di un altro Quadro finalmente riesco a sapere il risultato finale.
Perso 2 a 1 dopo i tempi supplementari (due giorni dopo scopriro’ solo grazie all’ausilio di Salvatore “il piccione viaggiatore” che il Picchio era addirittura in vantaggio).
Uno sventurato interlocutore mi taccia financo di fanatismo calcistico limitandosi lui medesimo al solo titolo di “tifoso”.
Mi chiedo se c’è una differenza tra le due cose…ossia il tifoso non è forse un fanatico della propria squadra?
Lunedì leggo sul giornale che verrà emessa da gennaio la tessera del tifoso, ennesima invenzione fantascientifica per annichilire le masse da stadio dopo averle sedate a colpi di steward e tornelli e anestetizzate a suon di pay-perview.
Comunque, per fortuna, non essendo io “tifoso” bensì “fanatico” non avro’ bisogno di questa tessera e comunque dato che dovro’ tenere fede alla mia promessa solenne (vedi articolo “delusi allo stadio”) potro’ vedere il Picchio lontano da Ascoli solo mischiato ai feroci tifosi locali dato che l’unica tessera di cui dispongo è questa:


mercoledì 9 settembre 2009

09-09-09


Oggi è un giorno davvero nefasto.
E' il 09-09-09.
Se provate a girare la cifra eliminando gli zeri otterrette il 666 del demonio.
Inoltre è mercoledì (9 lettere)
Infine è settembre (9 lettere)
Le note musicali sono 7, ma se aggiungete il fa diesis e il la bequadro si arriva a 9!
Gli apostoli erano 12, ma se togliete Giuda (che in verità si è tolto da solo) Pietro (che ha rinnegato Gesù) e Paolo (che si è convertito solo sulla via per Damasco) si arriva a 9!
I nani erano sette ma se aggiungete Biancaneve e la Strega si arriva a 9!
Si narra poi che l'autore di questo blog sia nato il 9!
Numeri che detti così fanno girare la testa, ma numeri che applicati alla vita quotidiana fanno girare altre cose...
Rabbrividiamooooo...
Allegriaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

giovedì 3 settembre 2009

Eppi birdei Larry!


Tre.
Tre per tre, nove.
Al tre aggiungi il nove, trentanove.
Al trentanove aggiungi settanta e arrivi ad oggi.
Ad oggi ci sei arrivato con tanti sacrifici e tanta gioia.
Ma anche tanta sofferenza.
Se ti guardi indietro vedi anni di lavoro a spaccarti la schiena in fabbrica.
Se ti guardi avanti vedi due splendidi nipoti.
Se guardi ancora più avanti vedi una piccola principessa in arrivo.
Se ti guardi al fianco non vedi più Nonno Zè e Zio Gigi.
Ma se ti guardi dentro li vedi pulsare in te.
Se ti giri sul fianco vedi una splendida moglie.
Se tanto ti da tanto.
Se ttanta non son pochi.
Auguri Papà.

il vero latte e il falso sistema immunitario


Da qualche anno sono reperibili nelle vie delle nostre città i distributori di latte/yogurt/ricotta provenienti dalle aziende agricole circostanti il tessuto urbano.
Qui al prezzo di 1 euro al litro si puo’ gustare tutta la genuinità del vero latte di mucca non trattato.
Sono balzate agli onori delle cronache alcuni effetti relativi al consumo di questo prodotto: disturbi intestinali, problemi digestivi, reazioni allergiche e dissenteria.
Secondo alcune ricerche questi effetti sono dovuti all’alta percentuale di batteri che prolifererebbero nel latte dato che questo non subisce alcun trattamento atto a prolungarne la conservazione.
Appurato che nulla è per sempre e che oramai l’Homo Sapiens-Sapiens, dopo esser approdato sulla Luna e aver riprodotto in maniera esatta la copia in scala della villa di Cogne, ha ridotto il suo sistema immunitario a un coefficiente di gran lunga inferiore al Q.I. di uno steward semplice da stadio (casacca gialla), la notizia in sé non dovrebbe creare un vero allarme sociale.
E infatti, a differenza dell’influenza suina, della SARS, e della febbra 2, questa storia non ha avuto lo stesso risalto del topless della bambola Ramona su “studio Aperto”.
Ma il nocciolo della questione deve essere spostato su una mia personalissima raccomandazione con premessa.
Premessa: “quel latte è davvero buono, è digeribilissimo nonostante tutte le vostre paranoie e sa davvero di latte”
Raccomandazione: “non fate come me che spero sempre di trovarlo liquido la mattina seguente ma consumatelo in 3 o 4 ore perché altrimenti vi ritrovate per le mani un ammasso di caglio imbevibile”.