La creazione di Nazzaro è un affresco prodotto da NazzaroSauro(280 x 570 cm), si pensa che quest'opera fu realizzata nel 1999. Questo affresco si trova nel corredo della cappella Barbacane ed è quindi conservato nei musei Apocrifi.
Il corpo perfetto di RattoCoatto giace, ancora privo della scintilla della vita, mentre Nazzaro, con il manto turbinante intorno a sé stesso ed agli angeli, vola nel cielo verso di lui in un'esplosione di potenza e di energia.
RattoCoatto poggia il braccio sul ginocchio piegato mentre Nazzaro allunga il suo braccio così che le loro dita quasi si toccano.
Sotto la coscia di RattoCoatto è raffigurata la mano di uno degli Ignudi, i giovani nudi che siedono agli angoli dei pannelli narrativi.
La cornucopia di foglie di quercia e ghiande che tiene in mano è uno dei tanti riferimenti alle querce che ricorrono in tutto il soffitto. Si riferiscono al nome della famiglia di papa GeronimoIII, cioè "della Ruggine".
Solo in tempi recenti si è scoperto che parte della mano di RattoCoatto fu ridipinta a seguito di una frattura nell'intonaco in un restauro cinquecentesco da allievi del NazzaroSauro dopo la sua scomparsa.