venerdì 25 dicembre 2009

looove, looove will tear us apart, againnn..

Il cd "substance" dei Joy Division in offerta: 6 euro e 95
Salire in macchina e beccarsi "love will tear us apart" alla radio: non ha prezzo.
Eccetto lo scotto di beccarsi un raffreddore, frutto dell'ardito gesto di averla cantarta a squarciagola coi finestrini aperti.

Custandì, tu ch'jè la voce nostra fanne casì!


Il 18 dicembre di 15 anni fa se ne andava il nostro unico grande condottiero.
In serata il suo e nostro Ascoli, indossando i famosi "cazzitte rusce", tornava alla vittoria dopo 3 mesi di digiuno grazie a un autogol di un celebre ex...e poi le chiamano coincidenze.
Il mio ricordo personale al di fuori del Del Duca purtoppo si limita a un incontro con lui in via Del Trivio dove non mancai di salutarlo affettuosamente.
Una volta Costantino parlando dei tifosi del Picchio disse:
"Ci sono persone tra i nostri tifosi che nella vita non hanno vinto mai niente. Solo quando vince l'Ascoli si sentono protagonisti perchè riescono a vincere pure loro. Ecco, vede, quando penso a questi tifosi mi commuovo."
Di lui il grande giornalista Stefano Pellei nel suo libro "una panchina in paradiso"scrive:
"La storia di Costantino Rozzi e del suo Ascoli non è stata solo la storia di novecentoquattro partite ufficiali di campionato, senza contare quelle di Coppa. E' stata una storia travolgente, fors'anche irripetibile per qualsiasi squadra di provincia esistente nell'emisfero del football italiano.
Costantino Rozzi è stato "il presidente". Senza la favola che ha saputo raccontarci, gli Ascolani, ma non solo loro, sarebbero stati degli estranei costretti a continue dispute con la noia dietro quel fottutissimo cuoio.
Perchè da Costantino Rozzi potevi sempre aspettarti qualcosa. Dietro il suo confortante sorriso, dietro quella dolcezza che sapeva far trapelare dietro un tenero sguardo da finto cane bastonato, c'era la rassicurante umanità di un uomo straordinario."

giovedì 24 dicembre 2009

un allegro Natale e un feroce anno nuovo!


un gargantuesco augurio di Buon Natale soprattutamente ai miei imperterriti lettori!!!

Mozzano FC campione della galassia



Il Barcellona, dopo aver fatto quaterna vincendo anche la Coppa Interconentale,che segue alla Coppa Campioni, Coppa Del Re e Liga, capitola proprio sul suo campo nella consueta partita pre-natalizia cedendo così il trono di Campioni della Galassia al Mozzano FC.
Azulgrana in vantaggio con Xavi all'8° che dopo avere eluso l'intervento in scivolata di Ludo beffa Skizzetto con una palombella letale che si infila all'incrocio dei pali.
Il raddoppio catalano arriva con Giuly al 18° che sugli esiti di un corner raccoglie la respinta corta di testa di Asp Surde e di controbalzo insacca per il momentaneo 2-0.
La riscossa arancionera si concretizza 7 minuti dopo, al 25°, per merito di un Zichi strepitoso che su azione personale entra in area e dribbla Valdes per insaccare nonostante l'intervento di Ramon.
Al 33° arriva il pareggio, discesa sulla destra di Red che entra in area e al momento di affrontare Valdes effettua un cross calibrato per Zichi che è lesto ad anticipare Oleguer e deposita in rete di testa.
Ronaldinho su punizione mette i brividi ai 1200 tifosi Mozzanesi accorsi in massa al Camp Nou, ma Skizzetto non si lascia intimorire e para in due tempi.
Il Mozzano si affida alle folate di Saba e alle invenzioni di Cobretti.
Il Barca reagisce con perussioni centrali arginate dal sempre attento Uefy e subisce l'offensiva Mozzanese per quasi tutta la partita sin quando entrambe le squadre arrivano stremate ai supplementari.
Il primo tempo trascorre senza emozioni.
All'inizio del secondo pero' su prezioso assist di Red, frutto di una percussione centrale, la palla arriva a Cobretti che la lascia scorrere disorientando i due centrali del Barca con una finta, si piomba in area e dopo aver controllato la sfera col sinistro, sferra sempre con lo stesso piede un perfido tiro che incoccia sul palo e finisce in rete per un epico 2-3.
Ammutoliti i 78.000 tifosi catalani mentre nel settore degli ospiti si scatena una bolgia di cori e sbandieramenti.
Nei concitati minuti finali, il Mozzano arroccato in difesa protegge il prezioso vantaggio e al termine dei 120' si aggiudica con merito il titolo.
Nel giro d'onore il Mozzano raccoglie i tributi dello sportivo pubblico locale per poi festeggiare tutta la notte assieme ai 1200 tifosi al seguito e colorando le Ramblas di arancionero: il colore del trionfo.

martedì 15 dicembre 2009

L'uomo sul filo del rasoio


Thierry Henry è un calciatore francese; fa l’attaccante ed è testimonial della Gillette.
Nel 1998 ha vinto un mondiale battendo il Brasile in finale per 3 a 0.
Nel 2002 ha vinto un europeo battendo l’Italia ai tempi supplementari.
Nel 2006 ha perso la finale mondiale contro l’Italia ai rigori.
Henry oltrechè essere bravo coi i piedi se la cava anche con le mani.
Un mese fa grazie a una sua prodezza con la mano sinistra ha portato la Francia ai mondiali del 2010 in Sudafrica ai danni dell'Irlanda.
Gli irlandesi si sono infuriati come iene, Platini e Blatter sono rimasti tranquilli col loro sorriso beffardo da giocolieri (ma loro manipolano palline più redditizie) ben stampato in faccia.
Anche Philippe Petit è un giocoliere francese specializzato nel camminare sul filo.
Pratica quest’arte da tantissimo tempo.
Nel 1966, dopo aver ben compreso tutte le tecniche della falegnameria e dell’alpinismo, scopre il filo.
Da qui inizia la pratica dell’arte del funambolismo.
Nel volgere di 30 anni si esibisce al grande pubblico attraversando sopra un cavo d’acciaio la distanza tra le guglie di Notre-Dame, tra te torri gemelle del World Trade Center, tra altissimi picchi alpini e tra sponde di pericolose cascate.
Prima che la piccola Anita venisse alla luce, per conoscere meglio questo bizzarro personaggio, ho iniziato la lettura di due libri: “Toccare le nuvole” (Edito da “mondatori”) e “Trattato di funambolismo” (Edito da “Ponte alle Grazie”) e mi sono procurato il film-documentario “Man on Wire” (premio Oscar 2009 come miglior documentario).
La scala che ho seguito è stata la seguente:
-prima ho letto “Toccare le nuvole”, che è la trascrizione su carta del film e narra tutta l’evoluzione del colpo alle torri gemelle; poi ho letto “Trattato di funambolismo” che è invece un viaggio nel mondo di questa arte con gli occhi, i consigli tecnici e le sensazioni dello stesso Philippe.
Infine ho guardato “Man on Wire” che è uno dei più bei film visti di recente.
Ve ne consiglio assolutamente la visione, risparmiandovi le letture dei due libri.
Dall’alto di quella installazione clandestina del funambolo potrete sognare di librarvi nell’aria con la leggerezza di un colibrì e avere una visione differente del mondo poiché viaggiare non è visitare luoghi nuovi ma proprio vedere il mondo con occhi diversi.
E a proposito di viaggi anche la Citroen, nonostante il protocollo di Kyoto, ha sfornato un nuovo modello di auto che ha a che fare con le nuove ottiche.
La nuova Citroen C3 infatti ha la peculiarità di aver allargato di 80° verso l’alto la visuale frontale del parabrezza, fornendo ai passeggeri una maggiore luminosità.
Tutto ciò potrebbe sembrare bellissimo ma comporta un rischio a cui forse nessuno ha pensato: se vi appartate con il vostro partner a bordo di quest’auto sotto uno stabile potreste rendere pubbliche anche ai condomini del terzo piano tutte le vostre effusioni, quindi ricordatevi di comprare il giornale oppure di spostarvi nei posti dietro.
E pensare che anni fa la stessa Citroen sfornava la leggendaria DS, che consentiva uno sfarzo di comodità invidiato anche dal più lussurioso harem.
Li chiamano progressi dei tempi moderni…ma sono solo giocolerie di strada.